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31/10/2017La Sostenibilità è il futuro dell’attività umana in ogni singolo aspetto, se vogliamo avere un futuro. L’umanità ha sfidato i limiti dell’ecosistema nel quale vive fin quasi al punto di rottura. Che si tratti di cambiamento climatico o di ingiustizia sociale (abbiamo parte della responsabilità del primo e tutta della seconda), abbiamo devastato un Pianeta ricco di risorse che dovremmo amare come una casa. Sono troppo romantico?
Chris Laszlo e Nadia Zhexembayeva, all’inizio del loro eccellente libro “Embedded Sustainability” colgono un aspetto critico importantissimo, connettendo attività apparentemente scollegate ai due estremi del mondo in un’inevitabile relazione d’interdipendenza che i fisici quantistici conoscono bene: tutto è collegato; economia e business non fanno eccezione.
Il problema che stiamo vivendo come umanità è d’esser stati così stupidi durante gli ultimi quindici o venti millenni da costruire una società che comprime l’immenso potenziale degli esseri umani nei limiti di ciò che è conosciuto. Il nostro sistema educativo è progettato per spezzare la creatività dei giovani e produrre nuove ondate di “yes people”, educati a rispettare le regole e ripetere a memoria ciò che è stato loro insegnato o scritto in libri da persone “superate”. Sebbene apprezziamo film come “L’attimo fuggente” e altri che denunciano quanto è stupido il sistema, siamo intrappolati nel ripetere quello che hanno fatto i nostri predecessori. Al massimo, come si dice, facciamo sforzi enormi per migliorare la candela ed esultiamo quando qualcuno inventa la lampadina elettrica gridando al balzo in avanti. Ma si tratta veramente di un’innovazione dirompente? È stato veramente un salto in avanti per l’umanità? Dove ci ha portato la lampadina elettrica con il suo enorme sistema di supporto? A grandi impianti centralizzati di produzione elettrica, alimentati a carbone, petrolio o nucleare e griglie di distribuzione complesse e costose. Non un gran miglioramento, alla fin fine!
Facciamo un altro esempio: guido un’auto ibrida, perciò posso dirmi un discreto sostenitore dell’auto elettrica. Tuttavia, ho avuto di recente l’occasione di partecipare a un interessante dibattito sulla reale sostenibilità dell’auto elettrica. C’erano buoni argomenti a sostegno di entrambe le tesi, favorevole e sfavorevole. Si considerava sia l’inquinamento prodotto dal motore, sia il modo di produrre l’energia propellente, l’impatto nell’intero ciclo di vita del prodotto, le polveri sottili… tutto molto interessante. Ma qual è il livello di dibattito di cui abbiamo bisogno? Non stiamo per caso sforzandoci tanto per migliorare la candela?
Ecco perché, non per romanticismo ma poiché mi guadagno da vivere come ispiratore di leaders visionari, devo porre una domanda: il futuro della mobilità sostenibile è l’auto privata elettrica? Il futuro della mobilità umana è più spostamento individuale ripetuto come lo abbiamo avuto fino a oggi? Sono milioni in più di pendolari che fanno frustranti viaggi avanti e indietro ogni giorno per andare a sedersi a una scrivania per 9 ore? Qual è il grande salto evolutivo nel fare un’auto elettrica quando avremo ancora milioni di auto bloccate negli ingorghi di traffico e milioni di umani scontenti delle loro vite? È davvero intelligente produrre ingombranti oggetti che stanno in parcheggio per il 92 per cento del loro tempo di vita eppure consumano enormi quantità di risorse per essere costruite e… smaltite alla fine?
Questo articolo nasce per essere provocatorio. Perciò, se a questo punto sei irritato o pensi che sto esagerando ho raggiunto uno dei miei obiettivi. Per dirla in poche parole: per rendere le attività umane sostenibili dobbiamo cambiare il nostro modo di pensare, sfidare lo status-quo, osare FARE L’IMPENSABILE. Dobbiamo pensare in modo sistemico ed essere rivoluzionari. Perché dico che siamo ancora bambini? Due ragioni:
- La prima ragione è che la Sostenibilità si trova ancora allo stadio iniziale. Per quanto molte imprese vantino la propria sostenibilità, nemmeno un fuoriclasse come Interface è ancora al 100 percent di sostenibilità nella sua attività, per quanto siano ammirabilmente avanzati e un leader indiscusso nel campo. Cambiare l’intero modello di business e di consumo di un’industria è un percorso che deve essere intrapreso con umiltà e impegno. Interface è un esempio ispirante eppure è ancora “in cammino”. Deve ancora emergere una comprensione completamente nuova del concetto di sostenibilità e così nuovi modelli economici e sociali. Quando li avremo sviluppati dovremo pensare coerentemente con quei modelli. Fino ad allora, possiamo “solo” osare essere rivoluzionari e, come dicevo, osare l’impensabile (impensabile secondo il paradigma attuale, ovviamente)
- I bambini sono puri, finché non entrano in un sistema scolastico progettato per schiacciarli e formattarli, e la loro visione non è influenzata dal “come al solito”. Un Maestro spirituale del secolo scorso, Jiddu Krishnamurti, scrisse un bel libro per invitare a “liberarsi dal conosciuto”. Dobbiamo riconquistare l’innocenza che c’impediva di dire una cosa “impossibile” prima d’aver provato a farla. Per quanto sia popolare postare sui social network la citazione di Nelson Mandela “sembra sempre impossibile, finché non è fatto” siamo stati educati a pensare “impossibile” ogni cosa che sia non convenzionale. Il cammino verso la sostenibilità è quello dove i “bambini” dovranno essere ascoltati attentamente e sostenuti nella realizzazione dei loro sogni, che sono VISIONI, non effetti collaterali del sonno.
Il futuro dell’economia inizia dal ritorno al significato etimologico della parola: la scienza del tenere in ordine la Casa. Ecco perché la sostenibilità è qualcosa in cui le donne hanno da insegnare: sono migliori nel prendersi cura di ciò che è importante. Loro danno la vita, perciò conoscono il valore della Vita. E la Vita funziona secondo le Leggi di Natura. Come il mio socio in The Embedded Sustainability Initiative Alexander Prinsen c’insegna: “Il futuro dell’energia e dell’industria verrà dall’osservazione della Natura, dei suoi cicli, dei suoi processi e dalla loro applicazione all’attività umana”. I bambini, a questo proposito, sono affascinati dalla Natura e hanno un’innata capacità di farsene ispirare la cui coltivazione dovrebbe essere una priorità per la scuola.
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Dopo aver citato il Vangelo, nel quale i bambini sono chiaramente indicati come soggetti cui prestare la massima attenzione, concluderei con un’ulteriore domanda: il futuro sostenibile dell’umanità potrà esser generato dal nostro sistema scolastico? O dovremmo piuttosto liberarci dell’intero sistema di educazione formale e guardare indietro al futuro inventato molto tempo fa da Rousseau, Pestalozzi, Steiner, Montessori e Gandhi? La mia risposta è NO alla prima e SI alla seconda, ovviamente.
Scateniamo il potenziale umano, cominciando con l’educazione (etimologia: “estrarre quel che è già dentro) libera e creativa dei bambini. Smettiamo di sovrastimare università le quali producono cloni che pensano tutti allo stesso modo e non vedono altro che i numeri del bilancio, senza comprendere nulla di come i numeri vengono prodotti. Generare valore richiede una visione olistica dei bisogni di una società che, sebbene ricca nei conti in banca, ha la depressione come seconda causa di morte o disabilità prematura (dati WHO, indice DALY). Mentre l’inquinamento e stili di vita malsani seguono a ruota. Generare valore richiede la capacità di porre domande ingenue e ascoltare le risposte. Richiede lo sguardo innocente che permette di vedere che il core business di ieri è una bazzecola rispetto a quello completamente nuovo che si può ricavare con i rifiuti – che così cessano di esistere (l’essenza dell’economia circolare).
La Sostenibilità è all’alba. Spetta agli imprenditori guidare con onestà e coraggio il viaggio della società verso un futuro nel quale l’ambiente sarà rispettato come il sostegno alla vita che è, la società sarà inclusiva, sana, prospera e le imprese ritorneranno alla propria funzione originale: servire i Bisogni dei loro clienti e di tutti i loro stakeholders.
Se vuoi verificare quanto la tua Impresa è pronta a essere tra i leader di questa marcia, rispondi alla Survey di Embedded Sustainability Initiative e riceverai il nostro Rapporto Preliminare gratuito che indica i passi più urgenti per avviarti, o accelerare, sul tuo viaggio verso la Sostenibilità.